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Il Cipomo 2012 sarà ospitato a Cosenza

Salvatore Palazzo, primario dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, ha avuto modo di introdurre il congresso nazionale dei primari oncologi, il Cipomo. Si tratta della circostanza in cui il collegio dei primari oncologi italiani è solito riunirsi una volta all’anno, scegliendo sempre una città diversa dell’Italia dove svolgere l’incontro. Quest’anno sarà la città di Cosenza ad ospitare il Cipomo. Il congresso si svolgerà dal 17 al 19 maggio e rappresenterà un appuntamento importante non solo per la stessa portata dell’evento, ma anche perché sarà presentata una nuova idea quella della Green Oncology: un’oncologia verde capace di rispettare pazienti ed ambiente, tenendo conto delle loro principali urgenze. Per la riunione del Cipomo 2012 sono previsti più di 200 primari oncologi provenienti non solo dall’Italia. Un’occasione per confrontarsi ed introdurre dei cambiamenti di paradigma per quanto riguarda l’approccio al lavoro all’interno dei centri di oncologia, tenendo conto anche della salute dell’ambiente.

Nello specifico, nell’esecuzione di alcuni controlli, quali tac o risonanza, si dovrà imparare a valutare le eventuali conseguenze e l’impatto sui pazienti e sull’ambiente fisico. Per quanto concerne la promozione del modello della Green Oncology, saranno introdotti ulteriori questioni riguardanti la sostenibilità ed i principi etici, oltre ad esaminare gli aspetti farmaco-economici e quelli che interessano il piano della tecnologica in ambito medico. Il Cipomo auspica dei traguardi fattibili da raggiungere a livello di innovazione tecnologica e di ricerca medica senza trascurare le effettive e reali esigenze della società attuale che vive un momento di crisi che nessun comparto può dimenticare. Durante il congresso è attesa anche la presenza del filosofo Umberto Galimberti, il quale interverrà esponendo una relazione sul tema “Dall’uso all’usura della Natura: implicazioni per una “nuova” etica medica di eco-responsabilità intergenerazionale”.

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