Finalmente anche dal settore sanitario calabrese giungono delle notizie confortanti: la neuroradiologia interventistica dell’azienda ospedaliera di Cosenza, la cui unità è affidata alla direzione di William Auteri, si dimostra essere una struttura di eccellenza per l’intera regione. Un dato che è stato reso noto dalla stessa Giunta regionale, che ha ribadito la grande competenza del reparto dell’ospedale Annunziata. Negli ultimi venti anni il settore si è dimostrato all’avanguardia nell’ambito della neuroradiologia raggiungendo degli importanti progressi per quanto riguarda la diagnostica per immagini, la risonanza magnetica e la tac. Ma importanti sviluppi si sono evidenziati anche nell’ambito delle tecniche di intervento a livello endovascolare per il trattamento di malattie del sistema nervoso. Con una delibera emessa dalla Giunta regionale, nel dicembre del 2008, la neuroradiologia interventistica dell’Annunziata è stata riconosciuta, ufficialmente, come la sede di riferimento, in tutta la Calabria, per il trattamento endovascolare delle patologie cerebro-vascolari.
Alla cura di patologie vascolari sono destinate delle nuove procedure interventistiche, che si dimostrano efficenti nel trattamento, in particolare, degli aneurismi cerebrali, delle stenosi dei vasi del collo e del circolo intracranico, dell’ictus in fase precoce e delle malformazioni arterovenose cerebrali e midollari. Queste procedure interventistiche sono considerate ”mini-invasive” ed adoperano strumenti particolarmente complessi e sofisticati come: microstent, spirali di platino, palloncini, colla e particelle embolizzanti. La neuroradiologia dell’ospedale Annunziata, attualmente, si conferma essere la sola struttura, in tutta la Calabria, in grado di offrire delle prestazioni di tale tipologia. Sono passati ormai decenni dalla data della prima operazione: nell’ottobre del 1996 è stato, infatti, effettuato il primo intervento di neuroradiologia interventistica, un intervento eseguito dallo stesso dottor William Auteri. Dopo tutti questi anni si è verificato un aumento progressivo dei casi e del numero di pazienti che richiedono trattamenti per specifiche patologie di natura cerebro-vascolari.