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Morte Morosini, il cordoglio del mondo del calcio

La notizie della prematura scomparsa del calciatore Piermario Morosini, avvenuta ieri pomeriggio, ha colto di sorpresa tutti, soprattutto le persone che lo conoscevano direttamente, e che dell’uomo oltre che del giocatore ne hanno un dolce ricordo, tra questi il presidente Cosentino ed il tecnico Cozza che hanno espresso nell’immediato il loro cordoglio. Il presidente del Catanzaro calcio 2011 Srl, Giuseppe Cosentino ha espresso il seguente commento: “il dolore e la vicinanza, da parte del club giallorosso, alla famiglia di Mario Morosini ed alla società A.S. Livorno calcio per un evento tragico che getta nell’angoscia l’intero movimento calcistico italiano”. Il tecnico del Catanzaro, Francesco Cozza,  dopo aver appreso la tragica fatalità, ha dichiarato: “Non ci sono parole davanti a tragedie del genere. Credo che le visite mediche debbano essere fatte bene per rassicurarsi di ogni minima cosa. Quello di Morosini, d’altronde, è il terzo caso nel giro di un mese dopo Muamba e Bovolenta. E sinceramente crea un gran dolore vedere dei ragazzi morire così”.

“È una delle giornate più tristi della mia carriera nel calcio. Da 26 anni non ricordo un’altra tragedia come questa – questo il commento, pieno di sconcerto, di Giampaolo Pozzo, patron dell’Udinese proprietaria del cartellino di Piermario Morosini – abbiamo saputo dalla televisione che si sentiva male, che si era accasciato in campo ma non pensavo fosse una cosa così grave, poi abbiamo visto che era abbastanza grave perché era svenuto ed un’ora e mezza dopo è arrivata dall’ospedale la notizia terribile che era deceduto”. “Sono momenti terribili in cui è impossibile trovare le parole – ha dichiarato il tecnico del Palermo Bortolo Mutti – Piermario era di Bergamo, l’ho visto crescere seguendo la sua trafila nel vivaio dell’Atalanta e nelle Nazionali giovanili. Era un giocatore talentuoso con tutte le carte in regola per diventare un centrocampista di ottimo livello. Purtroppo non c’è niente da fare contro il destino e la fatalità, nel mondo del calcio i controlli sono capillari e si lavora con atleti in strutture importanti e situazioni ottimali”. Anche il presidente della Fifa, Joseph Blatter ha espresso il suo personale dolore scrivendo un post sul suo profilo Twitter.

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