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Giochi paralimpici Londra 2012: tra gli atleti anche Giusy Versace

Tra gli atleti che saranno protagonisti alle Paralimpici di Londra 2012, figura anche il nome della reggina Giusy Versace, la prima atleta donna che ha subito un’amputazione bilaterale alle gambe e che parteciperà ad un campionato nazionale di atletica leggera. La sua specialità sono i 100 metri. Una soddisfazione grande per un traguardo conquistato facendo affidamento sulla una grande forza di volontà e sulla sua voglia di vivere. Dopo tanti sacrifici, dolori ed ostacoli superati in seguito all’incidente del 2005, in cui ha perso le gambe, Giusy Versace corona il suo sogno: voleva andare a Londra per disputare la competizione olimpica, rappresentando non solo l’Italia ma la sua stessa città, Reggio Calabria, piena di entusiamo infatti aveva sempre annunciato: “Correrò per la mia terra”.

Per tutti gli atleti le olimpiadi rappresentano l’occasione di una vita: l’opportunità in cui farsi vedere e conoscere dal mondo, ed in particolare i giochi paralimpici sono la più importante testimonianza per ribadire che lo sport è per tutti, tutti possono realizzare i loro sogni di atleti anche coloro che hanno dovuto affrontare delle prove dure ma sono riusciti ad andare avanti nella vita così come nello sport. Soprattutto i diversamente abili dimostrano come lo sport sia un messaggio universale di solidarietà ed umanità per motivare a non arrendersi mai. Un messaggio che la stessa Versace vuole lanciare, spingendo le persone disabili a non nascondersi ed a non vergognarsi. Ma Giusy Verace si fa promotrice di un altro messagio: lo sport per disabili costa troppo, le protesi sono costose e si pagano personalmente. Ed è proprio questo aspetto che spesso limita. Con l’obiettivo di superare questi ostacoli Giusy è presidente della “Disabili No Limtis” un’associazione che raccoglie fondi per i disabili che non hanno grandi possibilità economiche, per donare ausili a persone meno fortunate. Qualsiasi risultato conquisterà a Londra 2012, Giusy ha già vinto la sua gara, dimostrando che la forza di volontà, il coraggio e la determinazione possono vincere qualsiasi sfida.

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