Il vicepresidente della Giunta regionale, Antonella Stasi, ha preso parte alla Conferenza delle Regioni, svoltasi nella Capitale, per affrontare il tema annoso del Patto per la Salute. Durante la manifestazione le Regioni hanno ribadito, ancora una volta, il loro fermo “no” al taglio che ammonterebbe alla cifra di 8 miliardi, in quanto considerato non compatibile con la situazione presente. Se si dovesse apportare tale taglio di denaro si correrebbe il rischio che i bilanci sforino il tetto fissato; le Regioni, da parte loro, rischierebbero di andare incontro al Piano di rientro. “Abbiamo chiesto al Governo – ha dichiarato il vicepresidente della Calabria – di riconsiderare i tagli previsti al finanziamento sanitario per gli anni 2013, 2014 e 2015 perché il sistema sanitario nazionale con queste risorse non è più sostenibile. Oggi ci sono in Italia dieci Regioni con Piani di rientro, un numero elevato che rischia di continuare a crescere se non si corre ai ripari. Dunque nuove risorse aggiuntive, ma anche nuove regole”.
Durante lo svolgimento della discussione riguardo le nuove norme del Patto per la Salute, le Regioni hanno chiesto di apportare delle modifiche a proposito delle regole attuali dei Piani di rientro. “Servono tempi certi – ha sottolineato la Stasi – e procedure di sblocco automatiche. Infatti, come evidenziato anche dai diversi componenti della commissione salute, oggi le verifiche periodiche dei conti regionali non sempre sono legate a percorsi definiti per i procedimenti di validazione ed approvazione degli atti regionali a opera del tavolo romano”. I vari rappresentanti regionali hanno ribadito, inoltre, la loro disponibilità ad affrontare un futuro dibattito sulla trasformazione del sistema salute ma solo se il Governo conferma la propria volontà a rivedere il fabbisogno di risorse, che appare inadeguato principalmente per quelle realtà regionali già obbligate, da tempo ad affrontare, una gravosa situazione economica.