Il Parco Nazionale dell’Aspromonte nasce da una struttura protetta più antica, Il Parco Nazionale della Calabria (1968-2002). Le autorità ne selezionarono la sezione montana (circa 3000 ettari), base del moderno Parco Nazionale, nato nel 1989 e tutelato dal Piano Regolatore del 2007. Osservando poi il territorio, si nota subito la presenza delle fiumare. Caratteristica unica della regione, queste sono brevi corsi d’acqua, dal regime torrentizio e dai greti sassosi. Le fiumane hanno andamento duplice. Nei mesi invernali, le precipitazioni gonfiano la loro portata, e le fiumare creano cascate d’alta quota, meta di apposite escursioni turistiche. Invece, nei mesi autunnali ed estivi, la scarsità delle precipitazioni porta le fiumare alla quasi estinzione. Diverse le specie animali residenti. Ad esempio lo scoiattolo nero, meno diffuso rispetto alle sottospecie dal manto rosso e marrone. O il lupo e, tra gli uccelli rapaci, il gufo reale, il più grande rapace notturno d’Europa. Il Parco è portatore di offerta completa: oltre ad animali e piante, ospita zone d’interesse archeologico ed artistico.
Al primo posto, il viaggio nei resti delle antiche colonie greche, visitando i paese di San Giorgio Morgeto e la zona nota come Area Grecanica. Chi invece vuole riscoprire la religiosità del Medioevo può fare un salto a Gerace. Lì è costruita la Cattedrale del X secolo e le Chiese dedicate a San Francesco e San Giovannello. Sempre tra fede e turismo, merita una menzione il Santuario della Madonna di Polsi, nel Comune di San Luca. Alla fine di agosto, il santuario è il punto di partenza della processione che onora la Madonna della Montagna, misto di fede cattolica e sopravvivenza di antiche usanze pagane.Oppure, il turista può fare una visita più completa, scegliendo uno degli appositi Sentieri: percorsi appositamente studiato per offrire una selezione delle attrattive del Parco, dalle cittadine tipiche, alle bellezze naturali ai punti d’interesse archeologico.